La Spalla Congelata
La spalla congelata o Capsulite adesiva è caratterizzata da un importante riduzione del range di movimento sia passivo che attivo.
All’origine della malattia c’è una reazione infiammatoria della capsula articolare che si retrae e diventa rigida e fibrosa. Proliferano cellule fibroblastiche che producono il tessuto fibroso rigido.
Esistono persone che manifestano la capsulite adesiva come forma secondaria a:
- diabete
- cardiopatie
- tiroiditi
- assunzione di farmaci anticonvulsivanti ( gardenale)
- farmaci antidepressivi.
- un trauma (frattura, lussazione, contusione, ecc).
- un intervento chirurgico alla spalla
Oppure esiste una forma così detta idiopatica senza causa che spesso insorge in soggetti emotivamente “fragili” in fasi della vita particolarmente stressanti (lavoro, famiglia, un lutto….)
Sintomi
Si manifesta nel 2% della popolazione ed in un terzo dei casi di spalla congelata si può verificare anche dall’altro lato nell’arco di un paio di anni.
Raramente si ripresenta dal lato affetto a conclusione della patologia.
L’aspetto più importante dal punto di vista dei sintomi è il dolore che insorge in modo subdolo ed ingravescente con particolare intensità di notte. Progressivamente anche la funzione/il movimento si riduce con maggiore o minore intensità a seconda dei casi. Si può manifestare con riduzione delle rotazioni o una riduzione globale su tutti gli ambiti di movimento.
Inizialmente dolore e movimento sono collegati in particolare movimenti bruschi sono accompagnati da un dolore intenso.
Diagnosi
La diagnosi è principalmente basata sulla valutazione clinica
La storia (anamnesi) e la “visita” permettono di definire la diagnosi.
- Alcuni esami possono essere di aiuto e soprattutto escludono la presenza di altre patologie :
-
- Le radiografie escludono la presenza di artrosi, di tendinopatia calcifica, di esiti traumatici …
- La RMN esclude la patologia tendinea della cuffia dei rotatori, la presenza di tumori, e spesso evidenzia la presenza di versamento intracapsulare suggestivo per capsulite.
Trattamento
Quasi sempre il trattamento iniziale è quello riabilitativo fisioterapico.
È necessario controllare il dolore con terapia antiinfiammatoria, cortisonica per via orale o infiltrativa endoarticolare.
In genere la terapia medica migliora la sintomatologia dolorosa lasciando la rigidità invariata. Su questa bisognerà lavorare con la mobilizzazione passiva ed attiva con i trattamenti fisioterapici.
Se dopo 6 mesi di trattamento ben condotto riabilitativo antalgico non si ottengono risultati, è indicato cambiare strategia.
L’indicazione chirurgica è di artrolisi artroscopica che ha l’obiettivo di liberare le aderenze e le rigidità con un “bisturi elettrico a radiofrequenze” che permette di guadagnare la libertà di movimento.
Tale libertà raggiunta dovrà poi essere migliorata e mantenuta con intenso programma di riabilitazione fisioterapica.