Sono ortopedico da oltre vent’anni, proporre ai pazienti soluzioni capaci di risolvere problemi fisici e funzionali è un privilegio.

Ho la grande fortuna di svolgere una professione che mi appassiona e, giorno dopo giorno, mi stimola e fa crescere.

Amo il contatto con le persone. Proporre ai pazienti soluzioni capaci di risolvere problemi fisici e funzionali è un privilegio.

L’ortopedico si occupa principalmente di migliorare la qualità della vita delle persone e questo aspetto rende il mio lavoro e il lavoro degli ortopedici in generale, speciale.

Le patologie dell’apparato locomotore sono spesso legate a problemi “meccanici”. Guidare un paziente durante una visita affinché comprenda la meccanica del problema è per me essenziale, il principio della collaborazione che porta alla guarigione.

La ricerca di base e quella clinica sono parte integrante e quotidiana del mio lavoro,  per approfondire molti aspetti dell’ortopedia già consolidati o ancora da esplorare.

Lavoro ogni giorno con una squadra di persone con cui mi confronto e con cui cresco professionalmente.

Senza ricerca non si può lavorare, senza ricerca il lavoro diventa routine.

Comprendere invece i meccanismi che stanno dietro al funzionamento del nostro corpo – perché una cellula si riproduce, come si riproduce, come si può migliorare una tecnica chirurgica – è la base per svolgere la professione medica.

Lavoro ogni giorno con una squadra di persone, con cui mi confronto e con cui cresco professionalmente. Una squadra che si rinnova e in cui i giovani medici, una volta maturi, intraprendono il proprio percorso, lasciando spazio a nuove risorse.

Vivo con mia moglie, tre figli e un cane, nella splendida Torino.

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